TOUR SAFARI IN TANZANIA E SOGGIORNO MARE A ZANZIBAR
Safari Migrazione luglio-ottobre
7 notti 8 giorni
Itinerario
1° GIORNO: Lake Manyara o visita al villaggio di Mto wa Mbu
Partenza da Kilimanjaro Airport o da Arusha per Karatu, nella regione di Ngorongoro.
Se si atterra a Kilimanjaro Airport entro le 9.00 del mattino, si potrà scegliere tra una delle seguenti attività:
(1) Fotosafari nel Parco Lake Manyara.
Il Lake Manyara, sotto la scarpata della Rift Valley, ospita ambienti estremamente vari, nonostante le sue piccole dimensioni (330 Kmq, di cui 200 occupati dal lago). Si va dalle fitte foreste alimentate dalle risorgive che affiorano ai piedi della Rift Valley, alle savane, alle zone acquitrinose a bordo lago.
Numerosissime le specie animali, tra cui spiccano grandi colonie di babbuini, cercopitechi e altre specie di scimmie, elefanti, giraffe e ben 380 specie di uccelli.
Qui, durante il periodo da dicembre a marzo, stanziano nutriti stormi di fenicotteri rosa, che poi migrano verso il Lake Natron tra giugno e ottobre.
Tra i predatori sono numerosi i leopardi e i leoni; questi ultimi, infastiditi dall’umidità del terreno e dagli insetti, hanno acquisito l’abitudine (piuttosto rara presso questi grandi felini e riscontrata solo in poche altre zone) di arrampicarsi sui rami degli alberi.
(2) Visita al villaggio di Mto wa Mbu, un grosso villaggio agricolo posto alla base della falesia del Rift, un luogo interessante per avere uno spaccato autentico di vita nella Tanzania rurale contemporanea.
Qui vivono genti appartenenti ai diversi gruppi etno-linguistici che compongono il variegato panorama etnografico della Tanzania.
Se si atterra in tarda mattinata, entro le 13,00 sarà possibile comunque raggiungere Karatu, ma senza effettuare alcuna attività lungo il percorso (giornata di avvicinamento ai parchi).
Se si atterra dopo le 13,00 sarà necessario prevedere una notte ad Arusha prima del safari.
(1) Fotosafari nel Parco Lake Manyara.
Il Lake Manyara, sotto la scarpata della Rift Valley, ospita ambienti estremamente vari, nonostante le sue piccole dimensioni (330 Kmq, di cui 200 occupati dal lago). Si va dalle fitte foreste alimentate dalle risorgive che affiorano ai piedi della Rift Valley, alle savane, alle zone acquitrinose a bordo lago.
Numerosissime le specie animali, tra cui spiccano grandi colonie di babbuini, cercopitechi e altre specie di scimmie, elefanti, giraffe e ben 380 specie di uccelli.
Qui, durante il periodo da dicembre a marzo, stanziano nutriti stormi di fenicotteri rosa, che poi migrano verso il Lake Natron tra giugno e ottobre.
Tra i predatori sono numerosi i leopardi e i leoni; questi ultimi, infastiditi dall’umidità del terreno e dagli insetti, hanno acquisito l’abitudine (piuttosto rara presso questi grandi felini e riscontrata solo in poche altre zone) di arrampicarsi sui rami degli alberi.
(2) Visita al villaggio di Mto wa Mbu, un grosso villaggio agricolo posto alla base della falesia del Rift, un luogo interessante per avere uno spaccato autentico di vita nella Tanzania rurale contemporanea.
Qui vivono genti appartenenti ai diversi gruppi etno-linguistici che compongono il variegato panorama etnografico della Tanzania.
Se si atterra in tarda mattinata, entro le 13,00 sarà possibile comunque raggiungere Karatu, ma senza effettuare alcuna attività lungo il percorso (giornata di avvicinamento ai parchi).
Se si atterra dopo le 13,00 sarà necessario prevedere una notte ad Arusha prima del safari.
2° GIORNO: il cratere di Ngorongoro
Fotosafari nel Cratere.
Il Cratere di Ngorongoro è un ambiente unico, senza uguali al mondo.
E’ quello che resta di un antico cono vulcanico, la cui cima è collassata circa 2,5 milioni di anni fa, lasciando posto alla caldera attuale: un tronco di cono, che al suo interno ospita un “padellone” dal diametro di 16/20 km, con i bordi rialzati di circa 600 m rispetto al fondo, al cui interno si è sviluppata una savana dove vivono più di 25.000 grandi animali.
Tutte le specie tipiche della regione, ad eccezione delle giraffe (che qui non trovano nutrimento) vivono nel Cratere.
Il bordo raggiunge un’altitudine di 2300 msm e offre viste da togliere il fiato. Le pendici esterne delle pareti sono ricoperte da un fitto manto di foresta primaria in serata si raggiunge il Serengeti centrale
E’ quello che resta di un antico cono vulcanico, la cui cima è collassata circa 2,5 milioni di anni fa, lasciando posto alla caldera attuale: un tronco di cono, che al suo interno ospita un “padellone” dal diametro di 16/20 km, con i bordi rialzati di circa 600 m rispetto al fondo, al cui interno si è sviluppata una savana dove vivono più di 25.000 grandi animali.
Tutte le specie tipiche della regione, ad eccezione delle giraffe (che qui non trovano nutrimento) vivono nel Cratere.
Il bordo raggiunge un’altitudine di 2300 msm e offre viste da togliere il fiato. Le pendici esterne delle pareti sono ricoperte da un fitto manto di foresta primaria in serata si raggiunge il Serengeti centrale
Giorni 3, 4 e 5: il parco del Serengeti
Giornate alla scoperta del Serengeti – Fotosafari nel Parco che è il più famoso della Tanzania e uno dei più famosi al mondo.L’ecosistema Serengeti ospita più di 1.500.000 gnu, circa 300.000 zebre, 500.000 gazzelle di Thompson, più di 2700 leoni, 1000 leopardi, 500 ghepardi, enormi mandrie di elefanti, eland, impala, antilopi d’acqua, giraffe, struzzi, genette, e i corsi d’acqua sono popolati da coccodrilli e ippopotami; sono più di 400 le specie di uccelli.I 15.000 kmq del Parco Nazionale del Serengeti costituiscono solo la porzione maggiore di un ecosistema più vasto, che include anche le Ngorongoro Plains (la regione pianeggiante a Nord Est del Cratere di Ngorongoro, che gioca un ruolo importantissimo nella celebre migrazione ed è amministrata dalla Ngorongoro Conservation Area) e il Maasai Mara (che si trova più a Nord, in Kenya).Qui l’orografia, la composizione dei suoli e, conseguentemente, il tipo di vegetazione, permettono avvistamenti di animali senza uguali in Africa. Il sottosuolo, costituito (soprattutto nella parte meridionale) da rocce vulcaniche, impedisce nella maggior parte del Serengeti la crescita di piante ad alto fusto e prevalgono le praterie, quindi l’ambiente aperto favorisce gli avvistamenti.Gli gnu e le zebre del Serengeti, sempre alla ricerca di nuovi pascoli e di acqua, sono gli attori del più grande movimento migratorio di animali selvatici al mondo: è la celebre Grande Migrazione del Serengeti, che tra luglio e ottobre interessa il settore settentrionale del Parco.
Giorno 6: Serengeti – Karatu
Al mattino ultimo fotosafari attraversando la porzione meridionale del Serengeti prima di raggiungere Karatu.
Giorno 7: il parco del Tarangire
Partenza per il Parco Tarangire – Fotosafari.
Con i suoi 2.600 Kmq il Parco Nazionale del Tarangire costituisce un ambiente diverso dagli altri Parchi del Nord.
Largo una trentina di km in direzione est-ovest e lungo un centinaio di km in direzione nord-sud, il Tarangire è il “parco dei giganti”: ospita infatti colossali baobab e grandi mandrie di elefanti, oltre a leoni, leopardi, antilopi, gazzelle, gnu, zebre, bufali e circa 500 specie di uccelli (tra stanziali e migranti), la più alta concentrazione della Tanzania.
il fulcro della vita è il fiume omonimo, che durante la stagione secca diventa, insieme alla Palude di Silale, l’unica fonte d’acqua disponibile e attira una gran quantità di animali.
Con i suoi 2.600 Kmq il Parco Nazionale del Tarangire costituisce un ambiente diverso dagli altri Parchi del Nord.
Largo una trentina di km in direzione est-ovest e lungo un centinaio di km in direzione nord-sud, il Tarangire è il “parco dei giganti”: ospita infatti colossali baobab e grandi mandrie di elefanti, oltre a leoni, leopardi, antilopi, gazzelle, gnu, zebre, bufali e circa 500 specie di uccelli (tra stanziali e migranti), la più alta concentrazione della Tanzania.
il fulcro della vita è il fiume omonimo, che durante la stagione secca diventa, insieme alla Palude di Silale, l’unica fonte d’acqua disponibile e attira una gran quantità di animali.
Giorno 8: Tarangire – Arsuha
Al mattino fotosafari al Tarangire (in base all’orario di partenza del vostro volo).
Rientro ad Arusha per il pranzo e transfer in aeroporto.
Rientro ad Arusha per il pranzo e transfer in aeroporto.
Dettagli
Durata
8 giorni
Tipologia
Tour di Gruppo con Autista-guida locale multilingue (inglese/italiano):
Partecipanti
Minimo 2 – Massimo 7 Partecipanti
Sistemazione
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Trattamento
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Trasporti
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