Finalmente Namibia!
Sono da poco rientrata da un viaggio in Namibia. Non è stata la mia volta in Africa ma posso comunque affermare che la Namibia si distingue grazie alle sue peculiarità. Il mio tour è partito da Windhoek e la prima tappa significativa è stato il parco Etosha dove grazie alla stagione secca e alla professionalità della guida è stato possibile avvistare diversi animali. Anche la riserva privata di Ongava ha regalato la vista ravvicinata di molti animali tra cui i rari rinoceronti neri (oltre a quelli bianchi).
Dopo i safari, ci siamo diretti nel Damaraland, regione arida e montuosa (e in questa stagione piuttosto fredda) con splendidi panorami.
Abbiamo visitato un villaggio Himba, la foresta pietrificata e le interessanti incisioni rupestri di Twyfelfontein e il giorno seguente abbiamo avvistato i rari elefanti del deserto in uno scenario unico.
Ci siamo spostati quindi sulla Skeleton Coast e a Cape Cross abbiamo visto una enorme e piuttosto maleodorante colonia di otarie. Dopo la visita al relitto di una nave ci siamo spostati a Swakopmund, vivace cittadina con belle e colorate abitazioni.
A Walvis Bay abbiamo ammirato tanti ma veramente tanti fenicotteri rosa e dopo aver attraversato le saline siamo entrati nella riserva nazionale di Sandwich Harbour dove le fantastiche dune del deserto del Namibia si gettano nell’oceano. È uno spettacolo che lascia senza parole. Inoltre le guide ci hanno fatto divertire con i 4×4 su e giù per le
dune e ci hanno offerto un fantastico brunch sulla spiaggia.
Il giorno successivo è stata la volta delle dune rosse di Sossusvlei e per me è stato il clou della vacanza. Ho scalato la duna Big Daddy (abbastanza faticoso) e nella successiva discesa mi sono trovata a Deadvlei uno dei luoghi più suggestivi che mi sia mai capitato di vedere. Colori accesi in forte contrasto tra loro, lo scheletro scuro degli alberi millenari stagliati sulle dune rosse cielo azzurrissimo e terreno dorato.
Ultima tappa deserto del Kalahari con la sua sabbia molto rossa.
Le strutture alberghiere sono state di ottimo livello, in particolare ho apprezzato l’Ongava Lodge e anche i glamping camps hanno un loro perché. Il cibo era buono, a base essenzialmente di carne.
I namibiani sono un popolo socievole e gentile, con il sorriso sulle labbra.
In conclusione la Namibia è stata una bella esperienza che mi sento sicuramente di consigliare.
Finalmente Namibia!